28 novembre 2024
Il forte aumento della competitività, in quasi tutti i settori di mercato, ha spinto le aziende a cercare approcci, metodi e strumenti sempre più rapidi, concreti ed efficaci per migliorare i risultati economico/finanziari e i livelli di qualità del proprio business.
L’isteria con cui il mercato richiede continui sviluppi di prodotto e servizio apre nuove opportunità per le aziende, che sempre più si confrontano con la propria capacità di gestire correttamente e velocemente tali cambiamenti. Il successo di grandi innovazioni, sia di mercato sia di prodotto, rappresenta il frutto della corretta combinazione tra il presidio delle competenze tecniche da una parte e il raggiungimento della flessibilità organizzativa e gestionale dall’altra.
In tale contesto è strategico, per il successo di un’azienda, adottare e far proprio un modello organizzativo che faciliti l’integrazione tra i sistemi di gestione delle attività di processo e quelle di progetto.
La perdita di competitività, infatti, deriva molto spesso non dalla mancanza di idee, o dalla scarsa creatività, ma dall’incapacità di attuare il progetto all’interno di meccanismi standardizzati e di definire “chi fa cosa, entro quando”, “chi se ne occupa” e “chi è il responsabile”. L’anello debole, in molte organizzazioni, è quindi il momento organizzativo, la gestione dei tempi e delle responsabilità, il controllo di quanto costi effettivamente svolgere un’attività e quanto sia conveniente.