Descrizione
La messa a regime dello smart working negli enti, infatti, oltre la contingenza specifica dettata dalla pandemia Covid 19, impone un cambiamento organizzativo e gestionale importante al fine di cogliere appieno le potenzialità delle nuove forme di lavoro.
Il cambiamento richiesto impatta profondamente su diversi aspetti:
- sulla cultura organizzativa (dagli adempimenti ai risultati)
- sulle strutture organizzative (da frazionate ed in logica verticale a integrate sui processi)
- sui ruoli (dalla rigida divisione per attività alla polivalenza e flessibilità)
- sui processi di lavoro (da spezzettati e parzialmente informatizzati a lavorati a flusso continuo con output compiuti e pienamente digitalizzati)
- sui meccanismi gestionali (gestione a vista, cruscotti direzionali, rendicontazioni agili e frequenti, ….)
- sul sistema di valutazione delle performance e sul sistema premiante
- sugli stili di leadership
- sulle competenze distintive
La normativa chiede agli enti di realizzare un piano (strategico) pluriennale in grado di agire con coerenza su tutti i sottosistemi organizzativi (struttura, processi, meccanismi gestionali, sistema di valutazione/premiante, tecnologia digitale, stili di leadership, competenze, cultura organizzativa, ambienti e logistica).
L’efficacia del POLA (Piano Organizzativo del Lavoro Agile) passa attraverso il coinvolgimento dei ruoli manageriali nella condivisione delle scelte, la forte personalizzazione al contesto organizzativo, l’adozione di un modello strutturato, la considerazione attenta dei bisogni delle persone, l’integrazione tra la strategia, l’organizzazione, l’operatività.